Nuove tecnologie per raccontare la civiltà etrusca
Nasce una collaborazione tra Roma e Bologna, inaugurate due mostre dove gli ologrammi la fanno da padroni
Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma ed il museo della Storia di Bologna hanno stretto un gemellaggio nato sotto il segno della tecnologia, dove due grandi opere della civiltà etrusca saranno visibili sotto forma di ologrammi.
A Roma è stata inaugurata la mostra dal titolo “Apa l’etrusco sbarca a Roma”, qui sarà possibile ammirare la “Situla della Certosa”, un’anfora di bronzo celebrativa realizzata a sbalzo e a cesello dalla cultura etrusco-veneta insediata a Bologna-Certosa. Il vaso attualmente è conservato all’interno del Museo Civico di Bologna e grazie alla collaborazione tra i due musei quella esposta a Roma altro non è che una proiezione oleografica, un prestito virtuale figlio di questo gemellaggio.
Contemporaneamente nel Palazzo Pepoli-Museo della Storia di Bologna apre al pubblico la mostra “Il viaggio oltre la vita. Gli etruschi e l’aldilà tra capolavori e realtà virtuale”. Al suo interno, grazie al lavoro svolto da cinque gruppi di scienziati coordinati dal CINECA, troviamo esposto il “Sarcofago degli sposi”, un’urna funeraria etrusca in terracotta che raffigura una coppia di sposi sdraiata su di un triclino nell’atto di versarsi del profumo alle mani. L’ologramma del sarcofago è stato realizzato a grandezza naturale ed è esposto all’interno di un ambiente immerso ed interattivo dove arte e nuove tecnologie si coniugano in un perfetto equilibrio espressivo.
Entrambe le mostre resteranno aperte al pubblico fino al 22 febbraio 2015.